MOSTRE

Michele

Agnoletto

 

 

La sua varia opera pittorica si avvale di un ricco cromatismo, mantenuto in felice equilibrio entro modulazioni di intensità contenuta.

 

Il pittore stende il colore sulla tela con pennellate corpose o con la spatola, i toni sono caldi, la luminosità avvolge, in una stessa atmosfera, tutti gli elementi dei dipinto.

 

Con felice estro poetico, Agnoletto affronta tutti i soggetti, dalla figura al paesaggio, alla natura morta. Singolari sono i suoi cavalli scalpitanti, i ritratti di bimbo, le graziose ballerine.

 

Molto interessanti risultano essere i personaggi di scene di vita quotidiana rappresentati con i loro sentimenti autentici, le loro vicende umane ed esistenziali.

 

Alcune tele sono ispirate a calamità come il terremoto dei Friuli, l'alluvione dei Polesine, altre agli emigranti.

Molta attenzione il pittore dedica anche alle maschere della commedia dell'arte, interpretandole con espressioni e atteggiamenti spontanei, densi di umanità.

 

Agnoletto vanta al suo attivo anche una notevole produzione di arte sacra, carica di spiritualità, realizzata per cappelle di famiglia in vari cimiteri e per luoghi religiosi.

 

Le composizíoni scultoree, eseguite con scrupolosa finezza, ripropongono, soprattutto nei bassorilievi, un'ispirazione analoga a quella dei dipinti, ma con risultati plastici suggestivi.

 

Numerose sono le figure modellate a tutto tondo, di genere sacro e profano, come Pietà, Testa di Cristo, San Giovannino, o Adolescente, Bagnante, Il trottatore.

 

Insegnante di disegno e storia dell'arte in diverse scuole medie e superiori, dal 1958 al 1964 è stato docente di decorazione pittorica alla Scuola d'Arte    applicata  "Andrea Fantoni".

 

In collaborazione con l'amico prof. Luigi Plebani, ha pubblicato pregevoli testi per le scuole medie, per gli istituti magistrali e per il liceo scientifico.

 

 

Michele Agnoletto è morto a Bergamo il 16 giugno 1984.

 

 

 

Resta aggiornato!

Copyright 2017 | Artigrafiche Mariani & Monti